L’accensione, nei motori che adottano il sistema a “puntine platinate” costituisce un punto di criticità per tutto il sistema.
Questo per vari motivi, il fatto che il circuito venga aperto e chiuso attraverso due “ interruttori” meccanici, la quasi mai perfetta tenuta stagna dell’alloggiamento, la tendenza delle puntine ad ossidarsi, le possibili dispersioni di tensione e il meccanismo di anticipo automatico con mollette molto spesso mai cambiate negli anni e i famosi feltrini che sfregando sull’alberino possono usurarsi. Di sicuro ce ne sono anche altri, ma mi fermo qui.
Cercando un sistema più efficace di accensione ho chiesto consiglio a chi aveva molto più esperienza di me ed ho contattato il mitico Pedro750 che si è dimostrato al suo solito, molto disponibile e mi ha consigliato l’accensione Boyer & Bransden a suo dire migliore della più diffusa tra noi, Dynatech.
Qui di seguito ho voluto tradurre le istruzioni, visto che a me qualche problemino la traduzione tecnica me lo ha dato.
Non ho fatto fotografie dei cablaggi volutamente, perché dove sono stati fatti c’erano molti fili e le foto finivano per confondere di più una cosa di per se stessa semplice.
Passiamo al montaggio della nostra accensione.
Per prima cosa dobbiamo smontare il serbatoio dalla moto ricordandoci di chiudere il rubinetto della benza e staccare i vari tubi.
A questo punto vedremo le bobine e i cablaggi che le collegano al circuito elettrico.
Vediamo adesso la nostra accensione e lo schema dei collegamenti:
Vediamo che dalla scatola rossa, quella che nello schema è chiamata Transistor Box escono due gruppi di cavetti più un singolo nero dotato di un occhiello metallico.
Dei due gruppi di cavetti, uno contiene solo due cavi, uno giallo e uno blu dotati di spinotto femmina (nello schema 1 e 2) l’altro ne contiene 3, uno blu, uno giallo e uno nero tutti e tre sono dotati di spinotto maschio (nello schema A, B e X).
Ritorniamo alle bobine, ognuna di esse ha due cavi che entrano, un nero (o nero/bianco a seconda dei modelli) e uno colorato (una bobina ha il blu, l’altra il giallo).
Stacchiamo gli spinotti giallo e blu dalle bobine, uniamo, rispettando i colori, i due giallo e blu, A e B nello schema, agli spinotti femmina che vanno alle bobine e il giallo e il blu, 1 e 2 nello schema) a quelli che vengono attraverso la guaina dal piatto puntine.
Non è possibile sbagliarsi perché il “sesso” degli spinotti ce lo impedisce, basta rispettare i colori.
Lasciamo collegati come sono i due neri o bianco neri che siano, che vanno alle bobine.
A questo punto dobbiamo collegare il filo nero, nello schema X, che è quello che porta l’alimentazione alla Transistor box e di conseguenza alle bobine, potremmo anche collegarlo direttamente alla batteria sul positivo, ma avremmo la centralina sempre sotto tensione e non mi fido troppo, allora lo collegheremo come nello schema al filo che porta l’alimentazione alle bobine, cos’ girando la chiave interromperemo l’alimentazione.
Per fare questo dobbiamo seguire nella guaina i due fili (nero o bianco nero) fino al punto in cui si sdoppiano e liberare un po’ il cavo singolo (prima della sdoppiatura), dovremo collegarci su quello.
Nella confezione dell’accensione ci viene fornito un aggeggio chiamato adattatore 3M che serve allo scopo e che ci ho messo un po’ a capire come funziona, ma alla fine ci sono riuscito.
Dunque, il 3M è un connettore apribile con una piccola ghigliottina metallica, serve per collegare un filo all’altro senza tagliarlo, si fa passate attraverso il 3M il filo “madre e di fianco nell’altro alloggiamento il filo da collegare, poi si chiude il connettore e con una pinza si spinge in fondo la piccola ghigliottina metallica, spingetela fino in fondo, la lamina morderà i due fili tagliando la plastica di rivestimento e collegherà al contempo i due cavetti.
Ci rimane il cavo nero dotato di anello metallico che collegheremo al negativo della batteria.
Con questo abbiamo finito con i collegamenti superiori, non ci resta che posizionare la scatoletta della centralina sotto al tubo del telaio e fissarla con la cinghietta di plastica fornita in dotazione.
Passiamo alla sostituzione del piattello delle puntine e condensatori.
Apriamo il coperchio delle puntine:
Allentiamo e togliamo il dado da 10 al centro del piattello, fatto questo il dado da 23 si sfila e, svitando le tre viti (nella foto “base plate locking screw”) e togliamo tutto il piattello, allentando i due dadini laterali sulla base delle puntina sfiliamo i connettori dei fili giallo e blu.
A questo punto possiamo vedere il meccanismo di anticipo automaticoche possiamo sfilare dal suo alberino, dobbiamo togliere le due massette e le mollette e reinfilarlo al suo posto posizionato con la spinetta posteriore infilata nella sua sede ecco come appare denudato di massette e mollette:
A questo punto, prima di montare il piattello della accensione elettronica ci conviene fasare il sistema.
Aiutandoci con la pedivella di accensione dobbiamo spostare la base del meccanismo di anticipo automatico fino a che la tacca della T di riferimento di una coppia cilindri ( in effetti quale è ininfluente, ma prendiamo la 1-4) corrisponda alla tacca sul carter motore (vedi schema sotto).
Fatto questo possiamo passare all’ultima parte del montaggio.
Prendiamo il piattello della nostra accensione nuova e posizioniamolo al posto di quello delle puntine, ha le stesse dimensioni e fori per cui è semplicissimo, le due connessioni con i dadini devono stare sotto e la finestrella rotonda sopra, fissiamo le tre viti di tenuta in modo che siano al centro delle aperture sul piattello (il margine ci servirà poi per settare l’anticipo) e fissiamo con i dadini i due cavetti giallo e blu.
Ecco come appare (qui le viti di tenuta non sono al centro delle aperture perché è già stato fatto l’anticipo):
Prendiamo il rotore con i magneti, infiliamolo sul perno centrale e, visto che appiamo già l’albero motore in fase col punto morto superiore dei cilindri 1-4 facciamo in modo che i due magneti laterali siano più precisamente possibile in linea con i due sensori sul piattello.
Fissiamo il rotore all’alberino col dado da 10 che era già usato per fermare il dadone da 23, attenzione che col dado da 10 originale potreste avere difficoltà a richiudere il coperchio, io ne ho trovato uno più sottile e si è chiuso.
Stringete bene, il rotore dietro ha solo una cavità emisferica senza alloggiamento per i due denti dell’alberino dell’anticipo a camme.
A questo punto non rimane che settare l’anticipo massimo e questo va fatto con la pistola stroboscopica, io non l’ho mai fatto per cui ho portato la moto dal meccanico (a questo punto andrà in moto perfettamente e l’ho fatto fare a lui.
Comunque ripropongo il disegno che ho messo a proposito del punto morto superiore che vi da ulteriori indicazioni sull’anticipo.
Penso di avere descritto bene tutti i passaggi e, soprattutto di avere detti tutti, se manca qualcosa fatemelo presente.
Ah, la motina dopo questo cambierà molto, in aggiunta io ho le candele all’iridio e va una bomba, se volete fare l’en plein mettetele anche voi.
Grazie dell’attenzione e buoni giri con le vostre Four (anche se questa accensione c’è anche per molti altri modelli anche non Four e non Honda).
Ecco qualche link per avere info o acquistare: Boyer Bransden - Gremlin Racetech.
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