Morte di una 750
Morte di una 750
Dopo il raduno era la prima volta che usciva di nuovo.
Al mattino aveva avuto qualche momento di incertezza alla partenza, ma alla fine aveva percorso i pochi chilometri che separavano la casa del suo umano all'ufficio cantando la melodia del quattro in uno.
Attendeva con ansia il momento di ripartire e fu particolarmente felice, quando il suo umano apparve, col casco in mano per raggiungere un suo amico per pranzo.
Partì con gioia: sentiva la sintonia con l'uomo sulla sua sella, un'armonia raggiunta subito, una complicità nell'accarezzare le curve di Cereglio: l'amore di lui le aveva ridato vita strappandola dallo scantinato polveroso dove era stata relegata, svilita dal precedente umano (che non l'amava) nella sua livrea elegante e distrutta... lei che aveva solo 14.000 km.
Cantava nell'aria calda di mezzogiorno, mentre l'uomo la portava con prudenza forse eccessiva.
Davanti la strada si riempì di auto ferme e l'uomo decise di non farle correre rischi sorpassando la fila e rallentò fino a quasi fermarsi.
Fu allora..... un colpo tremendo dietro, l'uomo che volava via e quel maledetto SUV che la trascinava schiacciandola contro la vettura di fronte.
Como, ore 12,45 ca.
La mia 750 è morta.
E' morta per colpa di uno che stava raccogliendo dal pavimento della macchina il sacchetto del pane che era caduto dal sedile.
Io, l'umano che portava la moto sono praticamente indenne, ma lei non c'è più.
Ho visto il suo cadavere portato via dal carro attrezzi e ho pensato che avrei potuto essere lì con lei.
La mia 750 è morta.
Al mattino aveva avuto qualche momento di incertezza alla partenza, ma alla fine aveva percorso i pochi chilometri che separavano la casa del suo umano all'ufficio cantando la melodia del quattro in uno.
Attendeva con ansia il momento di ripartire e fu particolarmente felice, quando il suo umano apparve, col casco in mano per raggiungere un suo amico per pranzo.
Partì con gioia: sentiva la sintonia con l'uomo sulla sua sella, un'armonia raggiunta subito, una complicità nell'accarezzare le curve di Cereglio: l'amore di lui le aveva ridato vita strappandola dallo scantinato polveroso dove era stata relegata, svilita dal precedente umano (che non l'amava) nella sua livrea elegante e distrutta... lei che aveva solo 14.000 km.
Cantava nell'aria calda di mezzogiorno, mentre l'uomo la portava con prudenza forse eccessiva.
Davanti la strada si riempì di auto ferme e l'uomo decise di non farle correre rischi sorpassando la fila e rallentò fino a quasi fermarsi.
Fu allora..... un colpo tremendo dietro, l'uomo che volava via e quel maledetto SUV che la trascinava schiacciandola contro la vettura di fronte.
Como, ore 12,45 ca.
La mia 750 è morta.
E' morta per colpa di uno che stava raccogliendo dal pavimento della macchina il sacchetto del pane che era caduto dal sedile.
Io, l'umano che portava la moto sono praticamente indenne, ma lei non c'è più.
Ho visto il suo cadavere portato via dal carro attrezzi e ho pensato che avrei potuto essere lì con lei.
La mia 750 è morta.
Sono nessuno...e me ne vanto!
Se non c'è moto, la moto non è moto.
Vince chi muore con più giocattoli!
Se non c'è moto, la moto non è moto.
Vince chi muore con più giocattoli!
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