freefour4 ha scritto:fracacchio ha scritto:
Più che senso del dovere , personalmente direi gran rottura di coglioni e tempo ed energie impiegate per mantenersi......da questo è dettato.
Il senso del dovere che io riconosco è solo verso i figli e le persone care che contano su di mè......il resto ritengo siano solo titoli,aggettivi, una medaglia al valore ad un caduto.......sì,un caduto nel tritacarne della società attuale.
Si nasce liberi , poi entri nella vite del tritacarne ed in cambio di libertà ti regalano aggettivi e titoli..........servono ad oliare la ''vite''........altrimenti il sistema non può funzionare.
.......però....rileggendomi......sono un anarchico! .......ma che schifo! mi stò dando un aggettivo, un titolo!!!! ..........
azz...se ancora dibattiamo su come definire una four modificata.
se è storicamente esatto chiamarla cafè-racer, pistolata o derivata...
figurati nel definire un lavoro di una persona.
dare un nome, quindi definire, è una necessità da dati di fatto evidenti.
grande Zio Livio nel precisare e nel difendere il suo essere operaio come
trovo giusto definire chi lo è...professionista. qual'è il problema?
da sviscerare, semmai, il termine a cui è stato accostato...stimati.
ff4
Sì..sì...prima ti danno di ''professionista'' poi pure ''stimato'' fai una riga sui parafanghi della tua amata Four e zacchete! ti ritrovi con una cafè racer............ma tu che sei uno stimato professionista , hai una cafè racer o una fammocafè?