Il Castolin salda bene ottone, rame, argento, oro,
ferro ed acciaio e relative leghe.
In alcune leghe vi sono metalli quali lo stagno, zinco, cadmio, argento ed altri, in varie percentuali, che facilitano la fuidita' dello scorrimento della saldatura, ma nello stesso tempo ossidano e poi evaporano in pochi gradi "di troppo", creando incrudimenti (cioe' la sald. non scorre piu') o risentimenti (buchi nella saldatura o parziale fusione del pezzo da saldare).
Inoltre il Castolin sopporta male una seconda riscaldatura, a meno che non sia fatta mooooolto dolcemente e magari con apporto di altro Castolin (ma rischi il malloppetto "a gelare", tipo stagno di cui sopra).
A seconda della grandezza dei pezzi da saldare si puo' usare da un semplice cannello a bocca (con l'aria soffiata nel gas dalla bocca) a un cannello ad aria compressa, fino ad un cannello ad ossigeno, ma per usare bene l'ossigeno bisogna essere un po' esperti.
Esistono varie leghe di Castolin, che hanno caratteristiche e grado di fusione diversi. Meglio scegliere la lega in base anche al colore e all'ossidabilita': infatti le piu' tenere dopo il decapaggio tendono ad ossidarsi notevolmente, cioe' diventano "scure".
Per saldare rame, ottone, ferro e materiali ferrosi e acciaiosi vanno benissimo le prime due gradazioni di Castolin, ma tenete presente che la piu' dura , ovvero quella che fonde a gradazione piu' alta, si risente se toccata da quella piu' tenera. Oltre la seconda, per quanto ne so, si passa ad altre leghe piu' corrosive. Per saldature adiacenti consiglio l'uso di un cannellino ad ossigeno.
Il Castolin (le prime due gradazioni, le piu' tenere) tiene molto bene le saldature in piano; le sald. testa a testa reggono abbastanza se la superfice da saldare è sufficentemente ampia... conviene sempre limare i pezzi per aumentarla, o creare un incastro (coda di rondine etc.)
Guarda questo sito, per esempio:
http://www.salteco.it/salteco/prodotti_ ... asp?id=313
alle voci "leghe per brasature dolci / forti"... ma non credere ciecamente alle caratteristiche di tenuta. Infatti variano notevolmente a seconda del tipo di utensile per saldare impiegato: larghezza e gradazione della (eventuale) fiamma, ossidi gassosi etc.
Usa sempre la borace in polvere anche se il filo di Castolin ha il disossidante al suo interno.
La borace per il Castolin diventa gommosa al riscaldamento, e si gonfia... per farla aderire bene al pezzo si puo' diluire in acqua scaldando il pezzo molto dolcemente puntando la fiamma "ad uscire", ossia oltre il punto dove è depositata la borax.
Basta. Mi vergogno.
Ah! Quello stagno in eccesso... NON TOCCARLO!!!