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Inviato: mer dic 14, 2011 12:06 pm
da PiperitaPatty
Rubin ha scritto:Cose che capitano normalmente.
Anche a me quest'Estate in Sicilia, anzi a noi due (chiedi ad Alericcia...)
Caduti all'unisono come birilli alla gorizia in una curva a gomito in discesa ad una velocità ridicola su una scia di mosto della vendemmia (
)
Quella curva i locali la chiamano "della lavanca" (tradotto dal siciliese "della caduta"
)
Effettivamente i primi pensieri (agghiaccianti) sono su come si troverà la moto appena si alzerà lo sguardo.
Ma è tutta roba che passa. Ci si dà del pirla giusto un paio di giorni.
Piuttosto danni fisici? Tutto a posto vero?
Danni estetico/meccanici?
Sono affascinata dai vostri racconti...affascinanti, ed al contempo rincuoranti!
dunque, ribattezzerei il topic come quello della LAVANCA, visto l'argomento
danni fisici niente, a parte un dito violaceo, dolore alla spalla, un bel paio di lividi gialloblù sparsi...la moto nulla, solo la leva della frizione spezzata, e la parte posteriore della freccia sinistra graffiata. A conti fatti poteva andar peggio, temevo per il serbatoio ed i fianchetti, che sono, in assoluto, le mie spine nel fianco
Inviato: mer dic 14, 2011 12:19 pm
da Dani
PiperitaPatty ha scritto:Hai ben centrato l'essenza del topic
è come se mi avesse tradito. E' difficile spiegare il sentimento che si fa strada, oltre la rabbia...
solo un appassionato di moto può capirlo! Bravo Dani!
Sò come ti senti, come lo sanno tutti quelli che sono caduti almeno una volta...
è come se si interrompesse un'alchimia...
Anche nel mio caso pochi danni, frecce, carter alternatore, ecc.. meno di 100 euro di danno... si sistema senza problemi. Pensa che mi sono rotto due dita e ho dovuto tenere il braccio immobilizzato per 20 gg..... a giugno...
A luglio, appena riaquistata la muscolatura minima, di nuovo in sella....
Una paura..... il timore di non recuperare più il "feeling" con la MIA moto, poi tutto bene e adesso và meglio di prima....
Per me è stata un'occasione per cambiare modo di guidare (meglio frenare con entrambi i freni....) e anche l'approccio con la moto...
Dai dai dai!
Inviato: mer dic 14, 2011 12:37 pm
da lorenzo400
Io ho sfasciato due telai.
Inviato: mer dic 14, 2011 12:41 pm
da PiperitaPatty
Dani ha scritto:PiperitaPatty ha scritto:Hai ben centrato l'essenza del topic
è come se mi avesse tradito. E' difficile spiegare il sentimento che si fa strada, oltre la rabbia...
solo un appassionato di moto può capirlo! Bravo Dani!
Sò come ti senti, come lo sanno tutti quelli che sono caduti almeno una volta...
è come se si interrompesse un'alchimia...
Anche nel mio caso pochi danni, frecce, carter alternatore, ecc.. meno di 100 euro di danno... si sistema senza problemi. Pensa che mi sono rotto due dita e ho dovuto tenere il braccio immobilizzato per 20 gg..... a giugno...
A luglio, appena riaquistata la muscolatura minima, di nuovo in sella....
Una paura..... il timore di non recuperare più il "feeling" con la MIA moto, poi tutto bene e adesso và meglio di prima....
Per me è stata un'occasione per cambiare modo di guidare (meglio frenare con entrambi i freni....) e anche l'approccio con la moto...
Dai dai dai!
Ecco....questa storia della frenata è una cosa che mi ha sempre intrippata..
le scuole di pensiero sulla frenata sono come quelle sulle api ed il miele: milioni e milioni di pareri, di teorie, di perle di saggezza....sono arrivata alla conclusione che c'è poco da filosofeggiare: tutto dipende dalla moto che stai cavalcando. Prendi la mia....frena una mazza col posteriore, mi aiuto con l'anteriore
è logico!! A mali estremi, estremi rimedi, e al diavolo tutta la teoria di Nico Cereghini
Però un topic sulla frenata sarebbe proprio meraviglioso..se freni col posteriore, c'è sempre il mongolo di turno che ti guarda al semaforo con disprezzo...se freni con l'anteriore, c'è l'amico scràuso di fianco che ti deride MA CHE FAI!! Freni col freno davanti?!?!?!?!?!??!
Ho capito, faccio come i Flintstones...freno coi talloni!
Inviato: mer dic 14, 2011 12:42 pm
da centerba
... quante cose accadono in "settecentotrentadue millesimi di secondo". I santi li hai lasciati in cielo o t'hanno fatto compagnia?
Inviato: mer dic 14, 2011 12:45 pm
da fracacchio
Inviato: mer dic 14, 2011 12:46 pm
da PiperitaPatty
Inviato: mer dic 14, 2011 12:51 pm
da PiperitaPatty
Inviato: mer dic 14, 2011 1:01 pm
da fracacchio
Se fosse una donna, non mi permetterei mai ! ....é un omo....ma non voglio infierire oltre.......di già cadere fà 'ncazzare se poi c'è anche lo sputtanamento pubblico, vien qui e mi pianta una cuttellata fra le scapole!
Inviato: mer dic 14, 2011 1:03 pm
da carlofour
PiperitaPatty ha scritto:....Sono affascinata dai vostri racconti...affascinanti, ed al contempo rincuoranti!
dunque, ribattezzerei il topic come quello della LAVANCA, visto l'argomento
danni fisici niente, a parte un dito violaceo, dolore alla spalla, un bel paio di lividi gialloblù sparsi...la moto nulla, solo la leva della frizione spezzata, e la parte posteriore della freccia sinistra graffiata. A conti fatti poteva andar peggio, temevo per il serbatoio ed i fianchetti, che sono, in assoluto, le mie spine nel fianco
Ti leggo e mi viene da ridere. No, non fraintendermi, non rido di te o della tua caduta che così bene hai descritto. Rido per un episodio che mi è tornato in mente, assolutamente personale eppure......... che voglio riportare perchè è talmente ridicolo........
Bene, io e un gruppo di amici attratti dagli aspetti più antichi del nostro territorio, e al contempo appassionati di moto, eravamo a fare un'escurzione all'interessante sito delle Gravine di Laterza, in provincia di Taranto. Lungo il percorso, quasi nei pressi del luogo, dovemmo fermarci sul ciglio della strada strerrata per svuotare il serbatoio personale. Scendo, apro il cavalletto laterale e mi posiziono di fianco alla moto ad innaffiar le erbacce. Fisso l'orizzonte, lo sguardo estasiato dovuto al panorama che mi circonda e alla goduria della minzione, quando ad un tratto si abbatte un macigno all'altezza delle gambe e mi sbatte faccia a terra. In un attimo realizzo: il macigno ha delle asperità metalliche e calde che riconosco. Non ho bisogno di chiedere aiuto, stanno già sollevando la moto. Mi sollevo anch'io, dolorante ma incolume, e mi metto a controllare la moto, tra le risate di tutti con la pancia in mano mentre indicano i pantaloni bagnati e l'innaffiatoio ancora mezzo fuori. Il cavalletto laterale, aperto su un'irregolarità del terreno, era rientrato e m'era cascata la moto addosso. Nessun danno, solo la figura ridicola.