Sarò un po' fuori dal coro, ma a me Vasco piace.
Mi piacciono le sue poesie, ed il modo che ha di mettersi in gioco sul palco.
Mi piacciono i suoi consigli da fratello maggiore (da "giocala" a "delusa"), la sua autoironia ed il fatto che cominci a sentire il peso degli stravizi passati.
Sabato sera ero a Mestre, insieme a qualcun altro, ed ho visto famiglie, bimbi di tre mesi e "old sciure" di sessant'anni.
Devo dire che non mi è piaciuto come hanno suonato le canzoni di "Vivere o niente"(tali a quali al CD), ma la sua storia (che poi è anche la mia) mi ha commosso e divertito.
Venerdì a San Siro sarò ancora lì (grazie Locoroby, chissà se leggerai...) sperando che nelle stesse canzoni ci metta quell'anima che un po' è mancata, che mi ha fatto piangere ascoltando "stupendo" ad Imola, quattro anni fa. La cui assenza fa somigliare quest'ultimo album ad una colazione al bar con le brioches confezionate. Poi se a volte sia meglio smettere da campioni piuttosto che declinare lentamente è una scelta personale. Io, fino a quando ci saranno concerti di Vasco, andrò a vederli, tanto quanto sono stato a vedere uno degli ultimi concerti di un anziano signore di nome James Brown. Se continua a suonare, e la sua musica continua a piacermi, io ci sarò!
OT musicale
cobram ha scritto:vasco piace pure a me ma non credo che sia paragonabile al prog degli anni 70 italiani
infatti per me è sbagliato fare paragoni, soprattuto tra periodi differenti
Anche il viaggio più lungo comincia con il primo passo. - Non andare sempre sulla strada tracciata, perchè ti condurra sempre ed unicamente dove altri sono già stati.